Franco Del Zotto Odorico, in linea con la filosofia di Kant, concepisce la forma come un’armoniosa interconnessione di elementi diversi, attribuendo alla dinamicità un ruolo centrale nella sua poetica artistica. Per Del Zotto Odorico la forma artistica agisce come una luce, rivelando ciò che normalmente sfugge all’osservatore disattento. L’aspetto cruciale è l’arte di catturare l’attimo, dove l’istante congelato diventa un veicolo di comunicazione emotiva con lo spettatore.
Le sue opere, inizialmente elaborate e pianificate, si trasformano nell’istantanea fotografica, momento in cui emergono spontaneità e istintualità. Soggetto e supporto si fondono, dando vita a un dialogo di parti separate ma in stretta connessione, come un vocabolario comune.
Il tempo riveste un ruolo fondamentale, in quanto agente di creazione. La materia stessa diviene attiva e partecipe, coinvolta nel processo formativo dell’arte. La conservazione, lungi dall’essere mera mummificazione, si trasforma in un nuovo atto di identificazione e reinterpretazione. Del Zotto Odorico enfatizza l’esperienza di vita, considerandola un insieme di significati intrecciati tra mondo, individuo e ambiente.
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Eventi e mostre
L’arte va al di là della superficie visiva. Spesso, l’immagine dell’opera non riesce a cogliere appieno le radici della sua creazione e l’emozione scaturita dalla sua presentazione al pubblico. In quest’ottica, svelare i retroscena assume un ruolo cruciale. Il dietro le quinte, le origini dell’opera, la sua rivelatrice esposizione e l’impatto tangibile sulla collettività diventano elementi fondamentali da condividere.
Ogni opera è un racconto, un viaggio artistico. Rivelare le fasi del processo creativo, dall’ispirazione iniziale all’arte finita, arricchisce il contesto e illumina la genesi dell’opera stessa. Ma ciò che rende davvero magica un’opera d’arte è la sua presentazione al mondo. L’esposizione al pubblico trasforma l’arte in un dialogo emozionale, un’esperienza che si svela nella reazione delle persone. Le opere acquisiscono vita nell’arte pubblica, riflettendo la società e intrecciandosi con le storie di coloro che le contemplano.
Le mostre sono il palcoscenico dove l’arte prende vita. Esponendo le opere, si creano connessioni tra il creatore e il pubblico, dando vita a un dialogo artistico. L’impatto emotivo di vedere e sentire l’arte in un contesto condiviso è inestimabile. L’arte pubblica non è solo visiva, ma coinvolge tutti i sensi, coinvolgendo ed emozionando spettatori di ogni genere. E così, l’arte diviene una storia condivisa, un ponte tra il creatore e il pubblico, tra l’individuo e la collettività.
SubliNazione
16 Dicembre 2023 – 31 Gennaio 2024, Studio The Contact, Codroipo (UD)
12 lastre metalliche, plasmate attraverso incisione, fotografia e pittura, integrate tra di loro. Disposte come una quinta teatrale si presentano come una meditazione sulla tematica del “trapasso”.
L’artista si avvale di raffigurazioni iperrealiste che concretizzano su supporti bidimensionali l’immagine dell’eutanasia e del dolore. I testi che affiancano le opere vanno a conferire una “giustificare” ed interpretare il visivo diventando essi stessi opera.
Sharing Danger
17-25 novembre 2018 Forte Marghera – Via Forte Marghera, 30, 30173 Mestre, Venezia VE
“Sharing Danger” è l’evento SERR di Venezia, la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti che continua con successo a stimolare azioni diffuse per promuovere una maggiore consapevolezza sulle eccessive quantità di rifiuti prodotti e sulla necessità di ridurli drasticamente per difenderci dal pericolo che rappresentano oggi per il nostro pianeta, i così definiti nuovi Killer.
“NATURALE ARTIFICIALE” (In memoria dal vero)
da Sabato 1° a sabato 8 settembre 2018 – Progetto Gaia Terra 33050 Flambruzzo (UD)
(GARDEN POETRY® fondato nel 2010 da Alessandro Cadamuro)
vernice: sabato 1° settembre ore 18:00
sede della VI edizione: via F. Petrarca, 45
Orchestrazione 26 =
2-3-4 Novembre 2018 – Galleria comunale di arte contemporanea, Portogruaro
Uguali quando? Uguali come? Abbiamo una storia da raccontarvi, parla di giovinezza e desiderio di libertà, di indipendenza e di conquista. E di morte, di violenza, di cattiveria, malvagità e dolore. La vita spezzata e sciolta nell’acido, il grido di aiuto ed il tentativo di fuga. L’ultimo saluto, la notte, e la natura che ingloba e divora ogni prova.
Opere smart, digitali e NFT
“Opere Smart” è una finestra sulla spontaneità artistica: tramite l’utilizzo di smartphone, macchine fotografiche, tavolette grafiche e altri strumenti digitali catturo istanti di ispirazione, studi, idee e appunti.
Questa “collezione” è il risultato di un processo creativo immediato e istintivo, che trova espressione su una varietà di supporti digitali: instagram, NFT, ed altro. Queste opere fungono inoltre da strumenti di ricerca, catturando gli appunti del mio processo creativo e rappresentando lo sviluppo di idee in forma visuale. Le “opere smart” possono essere veri e propri trampolini di lancio per la creazione di opere d’arte più complesse e rifinite. Oltre a ciò, trovano anche utilizzo nel mondo della decorazione, arricchendo complementi d’arredo e spazi
“Appearance” is a series of works that seek to imitate reality. It is the relationship between our everyday life based on virtual appearance and our way of perceiving the new reality. The flower becomes a metaphor for ourselves as we immerse ourselves in a society full of appearances of which we are not part but which by necessity we must participate. There is no longer a difference between reality and virtuality. Our image is created in the image and likeness of the imagination we have of our image. it is a useless selfie of everyday life that allows us to identify ourselves as part of social everyday life.